E’ “Boemia d'Italia”, patria dell'artigianato artistico e di naturali bellezze
Forse non tutti sanno che il borgo di Colle di Val d'Elsa, nel cuore della Toscana, è stato anche il luogo in cui Carlo Lorenzini (conosciuto in arte come "Collodi") vide la Fonte di Pinocchio, di origine medievale. Probabilmente proprio questa fonte d'ispirazione gli ha suggerito il nome per il suo celebre burattino di legno. D'altronde, Colle di Val d'Elsa è stata amata da altri autori e scrittori. Qui, ad esempio, è ambientato il romanzo La ragazza di Bube di Carlo Cassola e il film Il minestrone di Sergio Citti, che vede nel cast anche l'attore toscano Roberto Benigni.
La città ha due parti; il centro storico sulla collina in alto a e la parte più nuova in basso.
Artigianato: il cristallo di Colle ed il museo
Se la chiamano "Boemia d'Italia", un motivo c'è. Il borgo di Colle di Val d'Elsa, infatti, accoglie da secoli le più antiche molerie e vetrerie artistiche della Toscana. Qui, non a caso, si possono osservare da vicino mastri vetrai all'opera: gesti e rituali unici che fanno parte dell'antica tradizione della cristalleria. L’alchimia del cristallo si ripete da secoli nelle molerie e nelle vetrerie artistiche di Colle di Val d'Elsa, con la stessa pazienza e passione, con la stessa ostinata attenzione per la purezza della materia prima e del prodotto finito.
Visita il museo del Cristallo a Colle Val d’Elsa.
Via del Castello: un'alternativa alla Francigena
Adesivi e segnaletica lungo la Francigena
A Colle di Val d'Elsa si trova anche un tratto urbano antico del percorso descritto dall'Arcivescovo Sigerico di Canterbury. Questa strada può essere considerata un'alternativa al tracciato ufficiale della Via Francigena.
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