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Labirinto della Masone

Nel labirinto non troverete draghi o creature degli abissi; invece, affronterete qualcosa di molto più impegnativo. Vedete, le persone cambiano nel labirinto… (Dal film Harry Potter e il calice di fuoco)

Da un’idea dell’editore, bibliofilo, designer e collezionista Franco Maria Ricci, viene inaugurato nel 2015 il labirinto più grande del mondo. Composto da oltre 300mila piante di bambù di 20 specie differenti, è a tutti gli effetti un labirinto interamente green: un luogo unico nel suo genere. Il percorso che muove verso il centro è tipico dei labirinti classici, di cui quello cretese a sette spire è l’esempio più noto, mentre la pianta quadrata dell’area percorribile rimanda ai labirinti romani. Il perimetro è a forma di stella, la Forma Urbis delle città rinascimentali. All’interno del parco, bivi e vicoli ciechi disorientano il visitatore, chiamato a scegliere la via giusta da percorrere: come accadeva nei giardini-labirinto del Rinascimento, anche nel Labirinto della Masone si è invitati a provare il piacere di smarrirsi tra la vegetazione. L’uscita, il cuore del labirinto, coincide con la Piramide, una piccola cappella che evoca con la sua presenza l’antico legame tra Labirinto e Fede. Nei primi anni 2000, l’editore nelle pagine della sua rivista scriveva: “Ci saranno rovine e bambù, all’ombra dei quali nasceranno un grande labirinto, una biblioteca e tante altre cose superflue”. Si tratta dunque di un luogo multiforme: è un laboratorio editoriale, è un museo che ospita centinaia di opere d’arte datate dal Rinascimento al Novecento e spazi per mostre temporanee eclettiche e sorprendenti, come anche spazi per feste ed eventi. Il tutto circondato da uno straordinario labirinto di bambù.

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